In un tempo segnato da illusioni svanite e fragili speranze, non si può ignorare la sofferenza e l’angoscia di chi ha visto per i propri figli svanire il futuro all'orizzonte.
Occorre una nuova fase di Governo, capace di interpretare il disagio di questo Paese e di riflettere sulle cose da fare per continuare a meritare la fiducia dei Cittadini.
In una società dove i valori stentano ad affermarsi come guida nel comportamento degli uomini, è necessario dare risposte e puntare sulla formazione delle coscienze, a cominciare dalla scuola.
Creare le condizioni a ché ai Cittadini possa essere garantito il diritto di esercitare il controllo pieno sulle scelte del Governo.
Rilanciare l’economia e combattere la disoccupazione è una strada obbligata.
È tempo che chi governa sia portatore di certezze, testimone di amicizia e tessitore di solidarietà, affinché la speranza torni a vivere nelle famiglie ed i Giovani, protagonisti di una stagione felice,
possano guardare al futuro con fiducia e possano essere in grado di affrontare i problemi e di risolverli con onore.
È venuto il momento di rimboccarci le maniche e darci da fare per un Paese in grado di programmare il futuro e di anticiparlo.
Facciamo dell'Italia un Paese moderno al centro del Mediterraneo, salvaguardando le coste, il mare e recuperando i centri storici; dando slancio alla cultura e vitalità alle attività agricole, turistiche e produttive legate al territorio.
L'Italia è uno splendido Paese e in questa terra meravigliosa, con la buona politica, tornerà il profumo degli aranci e dei limoni e la fragranza del pane allieterà la mensa dei Cittadini.
Diamo ai Giovani la speranza che è dovuta e si riporti nel loro volto il sorriso, come motore della vita.
Serve un colpo d'ala
È tempo di volare
Un tempo i partiti e i movimenti fondavano la propria ragion d’essere sugli ideali che avevano ispirato la cultura e i grandi eventi della storia.
Oggi che hanno assunto le sembianze del tornaconto, tentano di omologare la società a modelli tanto cari ai devoti della paranza o appiattiti sulle ambizioni di chi ha come obiettivo la conquista e la esaltazione del potere.
Riteniamo sia venuto il momento di riscoprire radici e valori di quella democrazia che rispetti la dignità degli Uomini e sia in grado di garantire il diritto di “creare insieme” standard socialmente condivisi di benessere.
Serve un nuovo modello di Stato capace di porre, alla base della visione politica, la cultura degli ideali, come "categorie” di riferimento per ispirare un nuovo patto con i Cittadini.
Serve la "buona politica” per ritornare a crescere. La buona politica non è il pensiero raccolto nel giardino dei filosofi, ma la strada obbligata per rilanciare gli investimenti, sia pubblici che privati, e combattere la disoccupazione.
Una buona politica capace di garantire il buon andamento della pubblica amministrazione dove legalità e qualità si possano sposare con la trasparenza dell’azione amministrativa, con l'efficienza e la produttività, con la partecipazione ed il coinvolgimento dei Cittadini.
Serve una grande "rivoluzione culturale” capace di trasformare il pensiero degli uomini ed il modo di porsi in politica, recuperando la memoria dei padri per tracciare il futuro dei giovani.
Serve una grande speranza che dia al Popolo la forza di respingere le tentazioni di un nuovo "perbenismo oscurantista" che rischia di travolgere il buon senso e la cultura, agitando lo stendardo del "bene" e del "giusto".
Serve quell’Uomo che ha raccontato la Storia con la pietra, con il papiro e con la pergamena, ancora capace a dialogare con i suoi figli e sappia preservare la vita per le future generazioni.
Emerge, in tutta la sua attualità, uno scenario di società profondamente cambiata in cui le tensioni hanno rimesso in discussione tutto l’assetto dei poteri ed il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino.
Il mutamento impone la necessità di dare risposte adeguate a tutta una serie di bisogni: dal lavoro alla scuola, dalla lotta alla povertà all’assistenza, dai servizi all’ambiente.
Il confronto tra la inadeguatezza della politica e le esigenze dei cittadini richiede una profonda rottura con quel gioco di
una nuova forma di protagonismo e di consenso, che non può essere scambiato per autentica partecipazione democratica.
È una sfida difficile, ma è una sfida che può cambiare il Paese e contrassegnarne la ripresa economica.
Certamente non sarà facile in un paese provato da profonde disuguaglianze che hanno creato esclusioni e disagi sociali, con il 40 per cento della popolazione a rischio povertà, un tasso di disoccupazione a livelli insopportabili ed una pubblica amministrazione umiliata da ricorrenti fenomeni di corruzione e di scarsa trasparenza.
E ciò nonostante, come la Storia insegna, dalle grandi crisi possono nascere quelle grandi sfide che segnano l’identità di un Popolo e la sua volontà di riscattarsi e di crescere.
Questo sentimento deve imprimere in noi uno sforzo di eccezionale ampiezza per realizzare un modello di società in grado di superare la crisi di valori, che inasprisce le disuguaglianze sociali, e di recuperare l’economia scomparsa.
È una responsabilità grande che, consapevoli, dobbiamo assumere ed è un percorso impegnativo che, volentieri, dobbiamo percorrere, fiduciosi di potere creare una opportunità per un grande riscatto, capace di assicurare una più equa distribuzione della ricchezza.
Rifondare la politica, in grado di fare riaccendere nei cittadini la speranza, è un dovere cui chi ha responsabilità di Governo non può sottrarsi.
Quella speranza che è venuta a mancare per colpa di una classe politica che non si è impegnata abbastanza per costruire il futuro dei loro figli e che non è più in grado di assumersi le sue responsabilità.
Se ispirata dalla buona politica la speranza rappresenta la luce che illumina il cammino degli uomini e dà la forza per credere in un futuro migliore: dischiude i confini del mondo, rende fertile la terra, dà fragranza alla vita e ne assicura la continuità.
La speranza dei Giovani è il seme in un fertile campo di grano che, se preparato dalla buona politica, dà frutti buoni ed abbondanti.
E in questa splendida terra, la spinta al cambiamento ci darà la forza per fare rinascere l’antico splendore e ci aiuterà a dare speranza ai Giovani per un futuro all'orizzonte.
Quella che vogliamo scrivere è una grande storia, nasce da una buona idea e noi vogliamo raccontarla.
La politica è solita mietere dove non ha seminato e raccogliere dove non ha sparso.
È una politica indolente che non si è mai accorta dei Giovani, eppure essi rappresentano la realtà dinamica e spesso eccellente del Paese.
La storia del nostro Paese, dove un tempo il paesaggio si intrecciava con i colori e con l'ambiente, può rappresentare una grande occasione di sviluppo.
La capacità di organizzare il futuro è la sfida dei Giovani, protagonisti di iniziative capaci di avvicinare tra loro Paese e territorio al fine di riavviare l’economia e garantire standard socialmente condivisi di benessere.
La Politica deve puntare tutto sui Giovani e valorizzare il carattere innovativo delle loro idee, sostenerne i progetti e supportarne le iniziative al fine di convertirle in attività imprenditoriali e contribuire, in tal modo, allo sviluppo economico del Paese.
La collaborazione istituzionale garantirà ai Giovani la certezza di un futuro degno di essere vissuto e, nel quadro delle politiche di coesione che il Governo deve rafforzare rafforzare, consentirà loro di svolgere un ruolo da protagonista e di rendersi utili nello sviluppo delle aree economicamente più fragili.